domenica 20 aprile 2008

Blackburn-Manchester United 1-1, highlights e cronaca

Ci siamo bruciati il pareggio. Il bonus che avevamo dopo l'inaspettato pareggio di lunedì scorso del Chelsea col Wigan, è stato già utilizzato. Così, dando per perso lo scontro diretto di Stamford Bridge (la peggiore delle ipotesi, certo, ma bisogna pur essere pronti a tutte le evenienze...), il Man U dovrà vincere le ultime due gare contro West Ham e Wigan. Il gol di Tevez all'88' può pesare come un macigno nella corsa al titolo, quanto quello di Heskey al Chelsea. Carlitos torna ad essere decisivo (Lione, Tottenham), ma, almeno per quanto mi riguarda, spero che l'ennesima battaglia agonistica di queste settimane non influisca sull'impegno di Champions contro il Barcellona. Lo United viene dal 2-2 sotto la neve col Boro, dal 2-1, soffertissimo, in casa contro l'Arsenal, e dall'1-1 di ieri col Blackburn frutto di un forcing forsennato nell'ultima parte di gara. Insomma le energie non sono state conservate, e non lo saranno nemmeno sabato contro il Chelsea. Il Barcellona già ieri ha sonnecchiato nel derby con l'Espanyol, e la settimana prossima farà ancora di "meglio" visto che oramai non ha speranze di vincere la Liga. I catalani, quindi, recuperano decisamente punti nelle percentuali di qualificazione alla finale. Tornando a ieri, almeno per la prima parte, il Man United è apparso svogliato, senza mordente, quasi distratto. Dimostrazione ne sono il facile controllo sbagliato da Ronaldo su splendido cross di Giggs, e la clamorosa ciccata proprio di Tevez davanti a Friedel, il tutto sullo 0-0. Due indizi non fanno una prova, e così devo far ricorso al mezzo pasticcio di Ferdinand e Vidic, che in pratica regalano il vantaggio a Santa Cruz. Il paraguaiano prolunga lo stato di grazia, ma a preoccupare è, appunto, uno United con la testa altrove. Bentley impegna Kusczak intorno alla mezzora, qualcosa di buono gli ospiti riescono a costruire, ma, tutto sommato, l'1-0 con cui si va a riposo è giusto. Nani non fa cambiare marcia alla squadra di Ferguson, il gioco non è per niente fluido, ma Friedel diventa col passare dei minuti il migliore in campo, aiutato anche dall'"amico" palo su un sinistro di Ronaldo. Lo spettro della prima sconfitta esterna del 2008 si avvicina, così i red devils si rimboccano le maniche, chiudendo gli avversari nella propria area di rigore. Un vero e proprio fortino inscenato dall'undici di Hughes (a proposito, bella riconoscenza Mark...) che aiutato ancora dai guanti miracolosi di Friedel su Rooney e O'Shea e da qualche svarione arbitrale, arriva a due minuti dal termine ancora avanti nel punteggio. La zampata, di testa su corner di Nani spizzicato da Scholes, di Tevez dà ossigeno allo United. Non era il sabato che sognavamo, ma per come si era messa...

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