domenica 13 aprile 2008

Manchester United-Arsenal 2-1

Prima di entrare nel vivo di questo post sono d'obbligo i complimenti agli "odiati" rivali dell'Arsenal. Fino all'ultimo hanno lottato su ogni pallone, cercando di agguantare un pareggio che probabilmente non sarebbe servito granchè. Insomma una sconfitta a testa alta per gli uomini di Wenger, che chiudono una stagione che li ha visti protagonisti molto più del preventivato alla vigilia. Nessuna novità nella formazione di Ferguson: Ferdinand è al centro della difesa, Ronaldo e Rooney tornano tra gli undici titolari come Scholes, mentre Park mantiene il posto di esterno sinistro alto. Giggs, Anderson e Tevez sono così relegati in panchina, non come Almunia, scalzato dallo status di titolare da Lehmann e mandato in tribuna. Non è l'unica sorpresa di Wenger che schiera Song, alla prima da titolare in campionato e centrocampista di nascita, in difesa. Adebayor e Van Persie in avanti, Ebouè a centrocampo e si può partire. I gunners devono vincere per tornare in gioco nella lotta al titolo e dimostrano subito di fare sul serio. Mezzora di altissimo livello degli ospiti che occupano gli spazi del campo in maniera egregia, e con un palleggio veloce e preciso mettono in chiara difficoltà il centrocampo dello United. Occasioni nette, però, non arrivano: Adebayor ciabatta su un bell'assist di Hleb, Fabregas prova un paio di conclusioni che non impensieriscono Van Der Sar. Sono i padroni di casa che, al contrario, sprecano due occasioni chiare: Ronaldo salta netto Song appoggia sul primo palo per Rooney che si vede deviata la deviazione da Lehmann. Ancora Rooney, poco dopo, approfitta di uno svarione di Gallas per trovarsi a tu per tu col portiere tedesco: esterno destro e splendida respinta di piede. Il gioco dei red devils però non decolla: Scholes e Carrick sono lenti e imprecisi, il pressing dell'Arsenal è asfissiante, così i lanci lunghi non mettono in partita nemmeno Ronaldo, non nella miglior giornata. La prima parte si chiude comunque 0-0, ma nessuno si azzarderebbe a scommettere un euro su questo risultato al 90'. E in effetti la ripresa inizia subito con un colpo di scena: dopo qualche rimpallo di troppo Van Persie mette in mezzo, Ferdinand e Carrick si addormentano, Van Der Sar non fa di meglio e per Adebayor è un gioco da ragazzi spingere la palla in rete. Un paio di minuti dopo Ferdinand sfiora il clamoroso autogol, ma stavolta il portiere olandese compie un grande intervento. Come successo contro il Liverpool in Champions i guinners non gestiscono al meglio il momento favorevole e regalano un calcio di rigore allo United: su una palla vagante in area Gallas tocca di mano e per Webb non c'è dubbio. Ronaldo deve calciare due volte in rigore, ma il risultato è lo stesso, 1-1. L'inerzia cambia improvvisamente, Anderson e Tevez al posto di Scholes e Park danno un'ulteriore scossa, ma i padroni di casa sfiorano un nuovo clamoroso autogol con Brown: Van Der Sar stavolta si supera deviando sul palo. Evra domina a sinistra, tanto che Walcott non riesce ad entrare in partita (sostituito Ebouè), ma il vantaggio arriva ancora su calcio da fermo. Hargraeves vince il "duello" con Ronaldo per calciare una punizione dal limite, e la scelta si rivela particolarmente azzeccata: Lehmann, infatti, è immobile sul gioiello dell'ex Bayern Monaco, che fissa il punteggio sul 2-1. Bendtner dentro, Wenger non molla. L'assalto finale dell'Arsenal è confuso, Fabregas non riesce più a mettere ordine al centrocampo, e così l'unica palla gol prodotta nel finale è un colpo di testa proprio di Bendtner bloccato bene da un ottimo Van Der Sar. Quattro minuti di recupero volano via in fretta, lo United si aggiudica i tre punti, torna a vincere in Premier contro i gunners dopo due anni, e elimina i londinesi dalla lotta al titolo. In attesa di Chelsea-Wigan, in programma domani sera, il Man U è a +6 sui blues. Il 26 aprile a Stamford Bridge sarà una vera e propria finale.

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